Mi piace dare la mia interpretazione su pietra da Cantone a questo simbolo, è uno dei miei preferiti per l’intreccio piacevole da scolpire perché mi ricorda il divenire, i cicli e ricicli tra passato e presente. Ecco le mie realizzazioni!
In effetti, il simbolo nodo di Salomone, detto anche nodo di Gordio, è uno dei segni più antichi ed è diffuso nei quattro angoli del mondo. Basti pensare che è uno dei primi simboli complessi ritrovati nelle caverne, per esempio in Valcamonica.
Si ritrova diffuso presso le culture euro-asiatiche, africane ed amerindie, quindi, raggiunge il suo apice nella cultura celtica, che amava il tema dei nodi e degli intrecci. Compare frequentemente nell’araldica inglese dove è meglio conosciuto come nodo di Bowen. Proprio in seguito ai contatti con la cultura celtica si suppone che il Nodo di Salomone sia giunto a noi attraverso i Romani.
Chi era Salomone? E’ stato il più saggio dei re di Israele che ha ricevuto da Dio la capacità di distinguere tra il bene e il male, quindi è sempre stato indice di prestigio e potenza.
Il significato del nodo di Salomone è però cambiato nel corso del tempo.
Nell’arte paleocristiana è stato simbolo di unione fra l’uomo e la dimensione del divino. Nel Rinascimento, con il recupero dei miti antichi, simboleggiò il percorso, spesso difficile, per accedere a conoscenze – come ad esempio la Cabala o l’alchimia – riservate a pochi dotti.
Il nodo è anche simbolo dell’enigma, un nodo che si deve sciogliere: solo il saggio è capace di risolvere gli enigmi.
CURIOSITA’
Si è scoperto che il simbolo nodo di Salomone decorava anche un paio di sci di legno ritrovati in Finlandia e risalenti a circa mille anni fa.
Oggi il simbolo viene comunemente utilizzato in molti Paesi del nord Europa per indicare luoghi di interesse culturale.
Anche l’informatica si è appropriata del nodo di Salomone: infatti, viene utilizzato dalle tastiere Mac e comunemente chiamato si chiama “tasto mela” o “command”.
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